Smeraldo

Notizie: È di gruppo cristallino dimetrico e sistema esagonale. La sua formula chimica equivale a Be3Al2Si6O18, cioè berillio, alluminio, silicato e ossigeno insieme a cromo. Gli smeraldi sono graduati usando quattro parametri basilari: colore, taglio, integrità e trasparenza. L'aspetto della gemma più importante è sicuramente il colore, seguito dalla trasparenza. Un buon esemplare deve infatti avere non solo una pura tonalità verde, ma anche un elevato grado di trasparenza per essere uno dei migliori al mondo. Il colore si può suddividere in 3 componenti: tonalità, saturazione e luminosità. I colori giallo e blu, le tonalità che si trovano adiacenti al verde nello spettro, sono i colori secondari che è possibile vedere negli smeraldi. Quello primario è, ovviamente, il verde. Solo le gemme dal colore scuro però, possono essere considerate smeraldi; gli esemplari chiari sono semplicemente berilli verdi. Il grigio è la naturale saturazione visibile in uno smeraldo. Una tonalità grigia di verde è semplicemente un verde opaco. Gli smeraldi tendono ad avere numerose inclusioni e fessure sulla loro superficie. Diversamente dai diamanti, dove l'integrità è misurata usando una lente con ingrandimento standard 10x, negli smeraldi essa è misurata ad occhio nudo. Così, se uno smeraldo non ha crepe visibili ad occhio nudo, è considerato impeccabile. Pietre che mancano di superficie con delle crepe sono estremamente rare e pertanto quasi tutti gli smeraldi sono "oleati" per migliorare la loro integrità apparente. A causa di questo trattamento non resistono alle temperature estreme. Smeraldi integri ad occhio nudo hanno una tonalità vivida di verde con non più di un 15% di un qualunque colore secondario (o blu o giallo) con una medio-scura tonalità affinché abbiano i prezzi migliori. Questi aspetti non uniformi fanno sì che gli smeraldi siano più simili ad altre gemme nel tagliarli nei cabochon, piuttosto che con sfaccettature. Di solito la genesi è pegmatica-pnemautolitica. In genere si trova in graniti o rocce metamorfiche (scisti). I più antichi giacimenti sono quelli egiziani, vicino alla costa del Mar Rosso nell'Alto Egitto a sud di Kosseir. Quelli degli Urali furono scoperti solo nel 1830 e si trovano nei pressi di Ekaterinburg, dove si trova nei micascisti insieme a fenacite ed acquamarina, così come nella giacitura egiziana. I giacimenti dell'America meridionale furono noti nel '500: i principali (e tutt'ora produttivi) giacimenti sono quelli della Colombia e del Brasile (stati di Goias e Minas Gerais). La miniera più grande al mondo è attualmente quella di Santa Terezina nel Goias dove vengono cavati a cielo aperto. La roccia madre è anche qui uno scisto. In Europa sono famosi dal medioevo i cristalli dell'Habachtal in Austria. In Italia ottimi campioni (da taglio e grandi fino a 5 cm) sono stati trovati negli anni settanta su alcuni massi abbandonati presso la stazione di Domodossola. In seguito si è trovato un piccolo giacimento (ormai esaurito) nei pressi del Pizzo Marcio.
![]() Stato: Brazil Anno: 1977 |
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![]() Stato: Colombia Anno: 1972 |
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![]() Stato: Israel Anno: 2012 |
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![]() Stato: Israel Anno: 1981 |
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![]() Stato: Kingdom of Cambodia Anno: 1998 |
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![]() Stato: Pakistan Anno: 2012 |
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![]() Stato: Rhodesia Anno: 1964 |
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![]() Stato: U.S.S.R. Anno: 1963 |
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![]() Stato: Uganda Anno: 1988 |
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![]() Stato: Zimbabwe Anno: 2002 |
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