Douvilleiceras sp.

(Da: en.wikipedia.org)
Phylum: Mollusca Linnaeus, 1758
Subphylum: Conchifera Gegenbauer, 1878
Classe: Cephalopoda Cuvier, 1795
Ordine: Ammonitida Hyatt, 1889
Famiglia: Douvilleiceratidae Parona and Bonarelli, 1897
Genere: Douvilleiceras Grossouvre, 1894
Descrizione
La conchiglia di questa ammonite era simmetrica, planispirale (cioè a spirale piana), evoluta (con scarso ricoprimento dei giri successivi); la sezione dei giri, sub-circolare, rendeva l'aspetto di questo animale vagamente globoso. L'ornamentazione era costituita da coste semplici ma molto robuste, che passavano anche sopra la regione ventrale arrotondata. Queste coste portavano tubercoli più o meno numerosi che, nell'animale in vita, erano sormontati da lunghe spine, talora in parte preservate negli esemplari fossili meglio conservati. La presenza dei tubercoli dà alla sezione del giro un tipico andamento poligonale. Le dimensioni della conchiglia, mediamente, si aggiravano tra i 5 e i 10 centimetri di diametro, pur potendo in alcune specie superare i venti centimetri di diametro negli esemplari più sviluppati. Lo sviluppo ontogenetico della conchiglia era molto caratterizzato nelle varie fasi: all'inizio dello sviluppo (fino a circa 2 cm di diametro) era priva di coste, con due sole file di tubercoli in posizione peri-ombelicale e latero-ventrale. Successivamente (fino a circa 7 cm di diametro) compariva un altro tubercolo in posizione laterale, e si sviluppavano le coste. Lo stadio adulto (oltre 7 cm di diametro) era multi-tubercolato (contraddistinto dalla comparsa di nuovi tubercoli, più o meno numerosi a seconda della specie), mentre lo stadio senile (o gerontico) era caratterizzato dalla scomparsa dei tubercoli e da una ornamentazione a coste semplici, che tendevano infine a scomparire negli esemplari più longevi, con l'ultimo giro quasi liscio. La linea di sutura era di tipo ammonitico, relativamente poco complicata e frastagliata, caratterizzata da un lobo laterale molto pronunciato e con terminazione tendenzialmente bifida.
Diffusione
Visse alla fine del Cretaceo inferiore (Albiano, circa 105 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in tutto il mondo, principalmente in Europa e nel Vicino Oriente.
Bibliografia
–Acosta Garay, Jorge E., and Carlos E. Ulloa Melo. 2002. Mapa Geológico del Departamento de Cundinamarca - 1:250,000 - Memoria explicativa, 1-108.