Tematica Pesci

Anguilla sp.

Anguilla sp.

foto 2241
Anguilla japonica Temminck & Schlegel, 1846
Ill.: Brevoort, James Carson, 1818-1887
(Da: en.wikipedia.org)

Phylum: Chordata Haeckel, 1874

Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801

Classe: Actinopterygii Klein, 1885

Ordine: Anguilliformes Berg L.S., 1943

Famiglia: Anguillidae Schrank, 1798

Genere: Anguilla Schrank, 1798


itItaliano: Anguilla

enEnglish: Freshwater eels

frFrançais: Anguille

deDeutsch: Aale, Süßwasseraale

spEspañol: Anguillodo

Specie e sottospecie

Il genere attualmente annovera le seguenti specie: Anguilla anguilla Linnaeus, 1758 - †Anguilla annosa Stinton 1975 - Anguilla australis ssp. australis J. Richardson, 1841 - Anguilla australis ssp. schmidti Phillipps, 1925 - Anguilla bengalensis ssp bengalensis J. E. Gray, 1831 - Anguilla bengalensis ssp. labiata W. K. H. Peters, 1852 - Anguilla bicolor ssp. bicolor McClelland, 1844 - Anguilla bicolor ssp. pacifica E. J. Schmidt, 1928 - Anguilla borneensis Popta, 1924 - Anguilla breviceps Y. T. Chu & Y. T. Jin, 1984 - Anguilla celebesensis Kaup, 1856 - Anguilla dieffenbachii J. E. Gray, 1842 - Anguilla interioris Whitley, 1938 - Anguilla japonica Temminck & Schlegel, 1847 - Anguilla luzonensis S. Watanabe, Aoyama & Tsukamoto, 2009 - Anguilla malgumora Schlegel ex Kaup 1856 - Anguilla marmorata Quoy & Gaimard, 1824 - Anguilla megastoma Kaup, 1856 - Anguilla mossambica W. K. H. Peters, 1852 - †Anguilla multiradiata Agassiz 1833-1845 - Anguilla nebulosa McClelland, 1844 - Anguilla obscura Günther, 1872 - Anguilla reinhardtii Steindachner, 1867 - Anguilla rostrata Lesueur, 1817. Estinte: †Anguilla brevicula Agassiz 1833-1845†Anguilla pfeili Schwarzhans 2012 - †Anguilla rouxi Nolf 1974 - †Anguilla pachyura Agassiz 1833-1845 - †Anguilla rectangularis Stinton & Nolf 1970.

Descrizione

Il fossile più antico e inequivocabile di un'anguilla anguilla è Anguilla ignota ed è stato trovato a Messel, in Germania. Il deposito fossile di Messel è datato a 43,8 milioni di anni durante l'epoca medio-Eocene. Durante questo periodo di tempo, Messel stava subendo un'intensa attività vulcanica che ha portato alla formazione di laghi maar d'acqua dolce. A. ignota è stata trovata nei resti geologici di uno di questi laghi, il che la rende l'anguilla più antica ad abitare un ambiente di acqua dolce. Probabilmente, la caratteristica più distintiva degli Anguillidae è il fatto che abitano in acqua dolce, essendo l'unica famiglia di anguille a farlo. Pertanto, l'ipotesi secondo cui A. ignota è l'antenato di tutte le anguille d'acqua dolce è fortemente sostenuto. Questo fossile è comunemente usato come fossile di calibrazione per individuare il limite inferiore dell'età delle anguille d'acqua dolce. Le anguille presentano un corpo subcilindrico, serpentiforme. La testa è allungata e depressa, la mandibola è prominente. Le pinne dorsale, anale e caudale sono unite in un'unica struttura composta da almeno 500 raggi; le pinne pettorali hanno 14-18 raggi, le pinne ventrali sono assenti. Il corpo dell'adulto è rivestito di scaglie cicloidi molto piccole, di forma ellittica, disposte in gruppi irregolari sul corpo, sulla testa e alla base delle pinne; in genere queste scaglie sono poco evidenti perché nascoste da uno spesso strato di muco. La livrea è grigio-bruna o verdastra, in età adulta. I piccoli sono in genere trasparenti. La particolarità che rende interessante questo genere anche ai meno esperti è il suo ciclo vitale catadromo: nonostante siano ancora numerosi gli aspetti sconosciuti, appare confermato che le anguille adulte migrino dai corsi d'acqua continentali verso il mar dei Sargassi (50-65° W, 20-30° N), dove avviene la riproduzione. Questo avviene sia per l'anguilla europea (A. anguilla) sia per la specie americana (A. rostrata), perciò gli areali di riproduzione vanno parzialmente a sovrapporsi. Iniziamo la descrizione del ciclo vitale proprio dal mar dei Sargassi, dove vengono deposte le uova. Una femmina può deporre da 1 a 6 milioni di uova pelagiche, del diametro di 1–3 mm, che schiudono solo a temperature superiori ai 20 °C portando alla “luce” le larve, chiamate leptocefali. Il leptocefalo alla nascita è trasparente, misura 4–5 mm ed è nastriforme; inizia la sua migrazione verso le coste europee e nord-africane (per A. anguilla) sfruttando la corrente del Golfo e la corrente Nord-Atlantica. Dopo circa 2 mesi assume morfologia fogliforme. Le larve raggiungono le coste europee dopo un viaggio la cui durata (7-24 mesi) e modalità (trasporto passivo o nuoto attivo) sono tuttora oggetto di discussione. In prossimità delle coste le larve (leptocefali), subiscono una metamorfosi, diventando cieche, piccole anguille (60-90 mm) non ancora pigmentate. Le cieche possono colonizzare le acque interne, gli estuari o trattenersi in acque costiere secondo quanto emerso da recenti studi sul rapporto Ca/Sr degli otoliti di individui adulti. Insediatesi nel nuovo ambiente le cieche pigmentano e subiscono una nuova metamorfosi verso lo stadio di anguille “gialle”: si completa la formazione delle scaglie, gli occhi si riducono, la testa si allarga, la colorazione diventa bruna sul dorso e giallo-limone sui lati. Trasformazioni che rendono gli animali più adatti alle acque continentali. Non si ha ancora tuttavia il raggiungimento della maturità sessuale, le anguille gialle sono quindi da considerarsi “sub-adulte”. Durante questo periodo le anguille mostrano comportamenti sedentari, si muovono di notte alla ricerca di cibo e durante il giorno rimangono ferme e si riparano, quando possibile, scavando rifugi nel fondale fangoso. La maturità sessuale inizia al raggiungimento di 30-35 cm per i maschi e 40-50 per le femmine. L'accrescimento è positivamente correlato alla temperatura ed alla salinità per cui individui presenti in aree costiere del mediterraneo raggiungeranno la taglia di maturazione molto prima che individui stanziatisi in acque interne del nord Europa. Di conseguenza la vita delle anguille gialle ha durata variabile: 3-10 anni per i maschi, 5-25 anni per le femmine. Il raggiungimento della maturità sessuale comporta una serie di radicali trasformazioni, al termine delle quali l'anguilla è detta “argentea” o “argentina”. Le gonadi completano il loro sviluppo, le narici si dilatano, gli occhi raddoppiano la loro grandezza, la testa assume forma stretta ed acuta; le pinne pettorali divengono lanceolate, scaglie e linea laterale si fanno più evidenti, si determina una contro-colorazione del corpo. A causa dell'estrema riduzione del sistema digerente, l'alimentazione viene sospesa e grandi quantità di grasso corporeo (fino al 40% della massa corporea) vengono stivate per la migrazione verso i luoghi di riproduzione nel Mar dei Sargassi. Il processo di maturazione viene completato durante gli oltre 5000 km di migrazione. La migrazione verso il mare dell'anguilla europea, A. anguilla, inizia di solito nella seconda metà dell'anno, con un picco in settembre-ottobre. Generalmente compiuta di notte, la prima fase è stata correlata alle fasi lunari: il passaggio massiccio di anguille “argentee” attraverso la foce del fiume si ha durante l'ultimo quarto. All'arrivo al mar dei Sargassi, le anguille iniziano il processo di ricerca del compagno e di accoppiamento. Di questa fase non si conosce quasi nulla: probabilmente le anguille si accoppiano a profondità fino a 1000 metri. Dopo la riproduzione, gli individui muoiono e le neonate larve vengono trasportate dalla corrente del Golfo e del Nord Atlantico verso le coste dell'Europa e Nord Africa.

Diffusione

Sono pesci eurialini che trascorrono parte della loro vita in mare e parte nei fiumi, con comportamento catadromo. Sono distribuiti nella maggior parte delle acque tropicali e temperate tranne che nel Pacifico orientale e nell'Atlantico meridionale.

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05826 Data: 24/03/1983
Emissione: Ambiente antropizzato
Stato: Poland