Tematica Insetti

Polistes sp.

Polistes sp.

foto 1702
Polistes dominula Christ, 1791
Foto: Eugene Zelenko
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Arthropoda von Siebold, 1848

Classe: Insecta Linnaeus, 1758

Ordine: Hymenoptera Linnaeus, 1758

Famiglia: Vespidae Latreille, 1802

Genere: Polistes Latreille, 1802

Descrizione

Le specie di Polistes, come quelle di tutti i generi della sottofamiglia Polistinae nel mondo, si riconoscono per avere il primo tergite addominale arrotondato mentre nei Vespinae è piatto. Da questa caratteristica deriva l’addome a goccia tipico delle Polistes. Sono vespe prevalentemente glabre e dalla vivace colorazione gialla e nera. Il capo è piatto anteriormente e presenta due occhi composti reniformi piuttosto grandi sui lati del capo. Le antenne sono genicolate e composte da 11 articoli nelle femmine e 12 nei maschi. L'articolo in più presente nelle antenne dei maschi forma spesso un caratteristico ricciolo alle estremità distali delle due antenne. Il capo presenta una grossa piastra frontale compresa fra i due occhi, l'attaccatura delle antenne e l'apparato boccale, detta clipeo. Il clipeo presenta spesso una grande variabilità di colorazione e di disegni gialli e neri che non sono diagnostici nel riconoscimento delle specie. I maschi hanno generalmente il capo con una colorazione gialla predominante. Le specie di Sulcopolistes sono caratterizzate da un solco, più o meno profondo, lungo le due mandibole. L'aculeo delle femmine, derivante dall'ovopositore, è ben sviluppato ma non visibile ad occhio nudo in quanto retrattile. L'aculeo delle vespe, contrariamente a quello delle api, è liscio e le femmine possono quindi pungere più di una volta senza che venga strappato dall'addome della femmina. Le Polistes usano l'aculeo con facilità ma esclusivamente per difesa personale e per la difesa del nido. I maschi sono sprovvisti di aculeo. Sono vespe sociali o meglio ancora eusociali, con una o più femmine dominanti che fondano il nido in primavera masticando del legno e tramutandolo in una specie di cartone. I nidi sono di tipo aperto, ossia senza protezioni, e vengono generalmente fissati mediante un peduncolo alla vegetazione arbustiva. I nidi possono essere anche posti su pietre, rocce o altre strutture fisse comprese quelle di origine antropica. A primavera una o più femmine, fecondate l'autunno precedente e uscite dall'ibernazione, fondano un nido. Nei nidi con più fondatrici, tra le femmine si instaura una gerarchia di dominanza regolata da precisi rituali e determinata da fattori quali l'aggressività e le dimensioni relative. Solo la femmina dominante (femmina alfa o conduttrice) è in grado di deporre mentre le femmine subordinate si specializzano in lavori da operaie: procacciare cibo e materiale per la costruzione del nido, difendere il nido dai predatori. Verso la fine della primavera iniziano a nascere le prime operaie e le fondatrici subordinate spariscono dalla colonia, oppure se la fondatrice principale muore, una di esse ne prende il posto. Le operaie continuano il lavoro lasciato in sospeso dalla/e fondatrice/i espandendo il nido e nutrendo le larve della loro regina. Il nido in piena estate può contare anche 20-40 operaie, 150-300 cellette e centinaia di larve di ultima generazione che si stanno sviluppando nelle celle. Ad agosto-settembre iniziano a sfarfallare i primi maschi e nuove femmine fertili, future fondatrici, destinate ad accoppiarsi e a fondare un nido la primavera successiva, prendono il nome di fondatrici figlie o future fondatrici. Solo queste femmine supereranno l'inverno per rientrare in attività la primavera successiva.

Diffusione

Ubiquitaria.


00329 Data: 20/02/1982
Emissione: Api e vespe
Stato: Vietnam Republic
00396 Data: 07/12/2011
Emissione: Insetti del Carribe
Stato: Mustique
Nota: Presente nel foglietto

11398 Data: 02/03/2009
Emissione: Le api
Stato: Union of the Comoros
Nota: Emesso in un foglietto di 6 v. diversi