Tematica Insetti

Bombus sp. Latreille, 1802

Bombus sp. Latreille, 1802

foto 554
Foto: Mark Burnett
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Arthropoda von Siebold, 1848

Classe: Insecta Linnaeus, 1758

Ordine: Hymenoptera Linnaeus, 1758

Famiglia: Apidae Latreille, 1802

Genere: Bombus Latreille, 1802

Descrizione

È l'unico genere della tribù Bombini. Come le api, raccolgono il nettare ed il polline per nutrire i loro piccoli. Sono tra gli insetti impollinatori più importanti ed utili per l'uomo. I bombi sono caratterizzati da una livrea gialla e nera a bande, anche se ne esistono delle specie tutte nere o con delle bande arancioni, sono generalmente più grossi e pelosi delle comuni api ed hanno, generalmente, le bande di colore più larghe. La principale caratteristica di questi imenotteri è senz'altro la soffice peluria che li ricopre e che li fa apparire pelosi. I bombi sono poco aggressivi; le regine e le operaie sono in grado però di pungere ed il loro pungiglione, non avendo seghettatura, permette loro di pungere anche più di una volta a differenza delle api comuni. Sono insetti sociali che vivono in piccole colonie, formate da pochi esemplari, che non sopravvivono generalmente all'inverno. Gli unici esemplari che sopravvivono all'inverno sono le femmine fecondate, che dopo la morte della colonia, cercheranno un luogo riparato dove trascorrere i rigori della stagione invernale. In primavera la femmina fecondata si sveglierà dal letargo e cercherà subito dei fiori per rifocillarsi e cominciare a creare la nuova colonia. In genere si tratta di piccole cavità nel terreno o negli alberi come tane abbandonate, tronchi di alberi cavi, fessure tra muri di pietra, ecc… La femmina provvederà a costruire una piccola cella di cera dalla caratteristica forma ad anfora nella quale depositerà alcune uova e che riempirà di cibo. Queste prime uova danno origine a femmine sterili che si occuperanno, come operaie, della raccolta di cibo per la colonia e di aiutare la madre nella costruzione di nuove celle. A partire dalla metà dell'estate compaiono le prime femmine in grado di riprodursi, queste deporranno uova non fecondate che danno origine ai maschi. I maschi feconderanno le nuove femmine nate alla fine dell'estate e che andranno a sviluppare la nuova colonia l'anno successivo. Tra i bombi esistono anche casi di parassitismo sociale, in cui la specie parassita depone le proprie uova tra quelle dell'ospite, affidando l'onere delle cure parentali alle operaie della specie ospite. (B. barbutellus, B. insularis, B. vestalis). I bombi creano delle colonie più o meno come le api anche se il numero di individui che compongono la comunità è sensibilmente inferiore, sia perché i bombi non creano colonie che durano più di una stagione e sia perché la femmina fecondata si limita a costruire un piccolo nido per l'inizio della comunità, che normalmente va dai 50 fino ad un massimo di 300 del B. terrestris. Anche se nella maggior parte dei casi i bombi non conservano il loro nido per più di una stagione, alcune specie tropicali vivono nei loro nidi per alcuni anni (in questo caso le comunità possono diventare sensibilmente più grandi). Al termine dell'estate l'ultima generazione di bombi di un determinato nido contiene delle regine che passeranno l'inverno in un posto sicuro e temperato pronte per dar vita ad una nuova colonia l'anno successivo. Le regine vivono normalmente un anno, è possibile che specie tropicali siano anche più longeve. A fine estate, la regina della colonia perde il feromone con cui assegna alle altre la propria superiorità, nascono così individui fertili che depongono uova non fecondate che daranno poi origine ai maschi riproduttori che le feconderanno. La regina intanto viene uccisa dalle operaie, che però moriranno con l'arrivo dei primi freddi. I bombi si nutrono del nettare e del polline dei fiori che visitano. Estraggono il nettare dai fiori grazie alla loro lunga lingua e lo immagazzinano nel loro gozzo. Alcune specie di bombi (per esempio B. occidentalis e B. affinis) si comportano in maniera diversa e perforano il fiore alla base della corolla per accedere al nettare. In quest'ultimo caso il bombo non viene a contatto con il polline; queste specie ricevono comunque il polline da altri fiori nei quali sono costretti ad una visita normale. Il polline è prelevato dai bombi sia in maniera accidentale, quando si stanno nutrendo del nettare e quindi si strofinano vicino ai pistilli dei fiori che stanno visitando, sia deliberatamente. Si accumula come polvere sul pelo dell'insetto che lo raccoglie poi nelle apposite tasche ai lati delle zampe (cestelle o corbicule). Raccolti nettare e polline, i bombi ritornano al loro nido e li depositano in larghe celle per l'uso della comunità, o in celle chiuse come riserva. A differenza delle api i bombi accumulano un'esigua quantità di cibo sufficiente solo per alcuni giorni e sono quindi molto vulnerabili alle carestie. Anche se, dato che sono insetti opportunisti, la carenza di fiori è un problema meno grave di quanto non sia per una colonia di api. Il nettare è stivato dai bombi essenzialmente nella forma in cui è raccolto, a differenza delle api che lo fanno evaporare ottenendo il miele. Si presenta dunque molto acquoso e viene raramente consumato dagli uomini. Secondo una leggenda metropolitana del XX secolo, le leggi dell'aerodinamica non permetterebbero al bombo di volare per il fatto che non avrebbe una sufficiente superficie alare ed una sufficiente frequenza di battito d'ali per sostenere il proprio peso. L'origine di tale credenza non è facile da rintracciare con certezza. John McMasters riportò un aneddoto riguardante un anonimo studioso svizzero di aerodinamica, il quale durante una festa eseguì alcuni calcoli approssimativi e concluse, presumibilmente scherzando, che tali equazioni dimostravano l'impossibilità di volare da parte del bombo.[2] Successivamente, McMasters ha preso le distanze da tale origine, suggerendo che potrebbe esservi più di una fonte e che la più antica che egli fosse riuscito a trovare sarebbe un riferimento in un testo francese del 1934, Le vol des insectes (Il volo degli insetti) scritto dall'entomologo Antoine Magnan; in esso, l'autore applica le equazioni relative alla resistenza dell'aria agli insetti e ne ottiene che il loro volo sarebbe impossibile, ma aggiunge che "non ci si dovrebbe sorprendere del fatto che i risultati dei calcoli non coincidano con la realtà". Così Magnan nell'introduzione a Le Vol des Insectes: "Spinto da quanto viene fatto nel campo dell'aviazione, ho applicato agli insetti le leggi di resistenza dell'aria ed ho concluso, con il sig. Sainte-Laguë, che il loro volo è impossibile." Magnan si riferisce qui al suo assistente André Sainte-Laguë, un matematico. I calcoli che proverebbero l'impossibilità di volare da parte del bombo sono basati su un trattamento lineare semplificato dei profili alari oscillanti. Tale metodo presume oscillazioni di bassa ampiezza senza separazione di flusso; ciò non tiene conto dello stallo aerodinamico, una separazione del flusso d'aria che induce un ampio vortice al di sopra dell'ala, il quale per breve tempo genera una portanza pari ad alcune volte quella del profilo alare durante il volo regolare. Un'analisi aerodinamica più complessa mostra come il bombo possa volare in quanto le sue ali incontrano uno stallo aerodinamico ad ogni ciclo di oscillazione. Anche John Maynard Smith, un noto biologo con una forte preparazione in campo aerodinamico, ha sottolineato come i bombi non dovrebbero riuscire a mantenersi in volo, in quanto necessiterebbero di una quantità di energia eccessiva a causa della loro piccola superficie alare. In realtà, nel corso di esperimenti di aerodinamica con altri insetti lo stesso Smith trovò che la viscosità dell'aria vista dagli insetti, che sono di piccole dimensioni, faceva sì che persino le loro piccole ali potessero muovere un elevato volume di aria, e ciò riduce la quantità di energia necessaria a mantenersi il volo. I bombi sono sempre più utilizzati in agricoltura per l'impollinazione di molte piante da frutto e ortaggi. Molto spesso solo i bombi sono in grado di impollinare efficacemente alcune piante, come il pomodoro, che altrimenti risultano incredibilmente difficili da impollinare. Sempre più produttori si attrezzano creando appositi spazi nelle serre per ospitare delle arnie di bombi in modo da aumentare la resa della coltivazione. I bombi però sono molto sensibili ai fitofarmaci ed agli insetticidi, e quindi il loro utilizzo deve essere programmato nell'ambito di una coltura a basso uso di sostanze chimiche. L'utilizzo dei bombi in agricoltura però è limitato all'impollinazione, in quanto non dovendo sopravvivere all'inverno i bombi non accumulano grosse quantità di miele e non sono quindi utilizzati, in sostituzione delle api, per la sua produzione.

Diffusione

Si possono facilmente trovare nelle zone temperate o ad alte altitudini nelle zone più calde. Vi sono comunque alcune specie tropicali. Alcune rare specie (Bombus polaris e Bombus arcticus) sono in grado di resistere a temperature molto basse e si possono trovare in zone dal clima molto freddo dove normalmente non sono presenti altri tipi di imenotteri. Una delle ragioni per cui questo è possibile è perché i bombi sono in grado di regolare la loro temperatura corporea, oltre che tramite il riscaldamento permesso dall'esposizione ai raggi solari, grazie al loro meccanismo di "vibrazione" interno che permette loro di creare calore e ad un efficacissimo sistema di raffreddamento tramite irraggiamento dal proprio addome (chiamato eterotermia). Anche alcuni altri insetti hanno simili capacità.


00929 Data: 02/01/1997
Emissione: Insetti e piante
Stato: Norway
01225 Data: 23/03/1989
Emissione: Animali velenosi 6 v.
Stato: Mozambique

03623 Data: 10/02/2000
Emissione: Animali del mondo
Stato: Korea (North)
Nota: Emesso in un un foglietto di 4 v. diversi
03624 Data: 10/02/2000
Emissione: Animali del mondo
Stato: Korea (North)
Nota: Emesso in un un foglietto di 4 v. diversi

04232 Data: 01/01/2011
Emissione: Conio
Stato: Palau
Nota: Conio in argento
04745 Data: 01/01/2013
Emissione: Le api
Stato: Mali

06041 Data: 25/09/2004
Emissione: Natura
Stato: Belgium
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi
07927 Data: 10/12/2001
Emissione: Insetti
Stato: St. Vincent and the Grenadines
Nota: Emesso in un foglietto di 5 v. diversi

08419 Data: 29/06/2007
Emissione: L'impollinazione
Stato: U.S.A.
Nota: Emesso in un blocco di 4 v. diversi
Autoadesivo
09791 Data: 01/07/2012
Emissione: Insetti
Stato: Germany Debex Post Postdam (Private Post)

12221 Data: 30/04/2014
Emissione: Insetti - Api
Stato: Mozambique
12494 Data: 15/05/2004
Emissione: Insetti
Stato: Kyrgyzstan
Nota: Emesso in un foglietto di 8 v. diversi