Argiope sp.

Foto: Evanherk
(Da: it.wikipedia.org)
Phylum: Arthropoda von Siebold, 1848
Subphylum: Chelicerata Heymons, 1901
Classe: Arachnida Lamarck, 1801
Ordine: Araneae Clerck, 1757
Famiglia: Araneidae Clerck C., 1757
Genere: Argiope Audouin, 1826
Descrizione
Il nome deriva dal greco argòs, cioè di un bianco brillante, lucente, e da òps, cioè vista, aspetto, per la colorazione vivace con cui si presenta. I ragni appartenenti a questo genere sono ben riconoscibili anche senza un accurato esame: l'opistosoma con colore di fondo giallo o bianco segnato da bande trasversali nere, unito alle cospicue dimensioni delle femmine e ad una certa diffusione, rendono questo ragno facilmente individuabile. Fra i due sessi vi è un marcato dimorfismo: i maschi hanno un bodylength (lunghezza del corpo eccetto le zampe) compreso fra i 4 e i 6 millimetri, mentre le femmine sono fra i 14 ed i 16 millimetri (alcuni esemplari raggiungono anche i 2 centimetri). La femmina costruisce una tela di ragguardevoli dimensioni fra steli d'erba o piante erbacee medio-alte, dove costruirà anche il sacco ovigero. Una caratteristica peculiare è la struttura a zig-zag, detta stabilimentum e posta al centro della ragnatela che funge da sostegno e rinforzo all'intera struttura. L'accoppiamento avviene nei mesi estivi più caldi: il maschio si avvicina guardingo, fidando in un apparente atteggiamento passivo da parte della femmina che però, poco dopo l'inserimento dei bulbi palpali nell'epigino, di solito lo divora.
Diffusione
Le ottanta specie oggi note di questo genere sono state reperite in tutti i continenti ad eccezione dei poli: la specie dall'areale più vasto è la A. trifasciata che, per la diversità dei rinvenimenti, può ritenersi cosmopolita; seguita dalla A. bruennichi, reperita in molte località dell'intera regione paleartica.