Folletto

(da it.wikipedia.org.)
Nome: Folletto
Notizie: Il folletto è una creatura leggendaria tipica della tradizione popolare raffigurato generalmente come un essere piccolo, burlone, agile e sfuggente, capace di volare e di rendersi invisibile. La figura del folletto sembra aver avuto origine dai Lari, geni familiari della casa. Nel folclore europeo condivide caratteristiche simili con il lutin, il coboldo, il brownie, il puck, il goblin e il leprechaun. Abita in tane nei boschi soprattutto di conifere o presso le case degli uomini, nei cortili e nei granai. Esce quasi sempre solo di notte per divertirsi a fare dispetti alle bestie delle stalle e a scompigliare i capelli delle belle donne, a disordinare gli utensili agricoli e gli oggetti delle case. Esistono differenze tra i folletti presentati nei romanzi, spesso stereotipati, e quelli delle credenze popolari. La maggior parte delle testimonianze a loro riguardo provengono dalla Bretagna. Nonostante possano essere facilmente confusi con i nani, i folletti si distinguono per qualche particolarità. La loro malizia, il loro scherzare e il loro riso sonoro sono ben conosciuti, tanto quanto la loro suscettibilità. Essi trascorrono gran parte del loro tempo divertendosi e correndo dietro i folletti femmina. Collin de Plancy cita a questo proposito un proverbio popolare della sua epoca: "là dove ci sono i folletti femmina e il buon vino, è là che c'è l'ossessione del folletto". Ma all'occasione i folletti si mostrano lavoratori e guerrieri. Alcuni scritti menzionano la loro forza straordinaria, come la favola tedesca del XIII secolo citata da Pietro Dubois, nella quale uno schretel combatte un orso. Altri scritti li descrivono come dei paladini nell'avventura, e ne fanno degli spadaccini formidabili, malgrado la loro ridotta statura. È difficile stabilire i caratteri del folletto in ragione del grande numero di ruoli che può ricoprire: legato tanto alla foresta, all'acqua, all'aria, alle dune o ai prati, protettori del focolare, dei bambini e degli animali, poi demoni notturni, ladri banditi, luridi insaziabili, è sopravvissuto attraverso racconti e scritti di folclore popolare, trasmessi per tradizione orale durante i secoli. Il folletto è generalmente notturno, il mondo gli appartiene dopo le undici di sera fino a due ore dopo la mezzanotte, e si difende ferocemente contro gli ubriachi che lo insultano. Infine negli scritti il folletto muore generalmente per un incidente o a causa di veleno, e non è in ogni caso immortale. Claude Lecouteux ha affiancato un'associazione tra le credenze mortuarie, il piccolo popolo, l'acqua e i cavalli. Rappresenta anche la distinzione comoda anche se non rilevante fatta da più ricercatori tra i folletti terrestri e i folletti dell'acqua. In origine, i folletti non avevano una dimensione caratteristica. La loro prima descrizione è quella dell'inglese Gervasio di Tilbury, verso il 1210, il quale afferma che i "nuitons" hanno l'aspetto di vecchietti con la faccia ridente, sono vestiti di stracci cuciti insieme e sono alti mezzo pollice, vale a dire meno di 2 cm. I folletti, proprio come i nani, sono quasi sempre visti come "vecchi e piccoli", ma non sempre quanto quelli di Tilbury. Se le storie medievali non precisavano che avessero la barba, dalle trestimonianze del XIX secolo, in particolare i valloni insistono su questo aspetto. Pierre Dubois dice che "niente è più complicato che descrivere un folletto", ma evoca una taglia "da un mezzo pollice a 30 cm", la presenza di capelli folti e di una barba "che cresce da 300 anni", vestiti di stracci verdi e bruni, di (poulaines) e con un cappello appuntito rosso o verde sulla testa. Gli abiti del folletto hanno un'importanza particolare, un buon numero di storie riporta che sono vestiti di stracci e che offrir loro dei vestiti nuovi provochi la loro scomparsa. Claude Lecounteux ne cita una a Ibourg nel XIX secolo. Alcuni folletti si occupano del cavallo grigio di un paesano, un valletto li sorprende e rivela la loro presenza al proprietario dell'animale. Questo per ringraziarli offre loro degli abiti ma i folletti non riapparirono mai più. Racconti simili riguardano i Brownies d'Irlanda e di Scozia. Il Brownie delle Highlands scozzesi batte il grano per dei fattori fino al giorno in cui, credendo così di ringraziarlo, questi ultimi gli offrono un cappello e un abito. Se ne andò con quei doni, aggiungendo che essi sono stati stupidi ad avergli regalato quelle cose prima che avesse portato a termine il suo lavoro. Questa particolarità è probabilmente dovuta a un'antichissima tradizione orale, dato che gli stessi temi si ritrovano presso il ciclo arturiano. Esiste anche una storia in cui Puck rivela che gli abiti che gli sono stati offerti rappresentano il salario che pone fine al suo periodo di penitenza.
![]() Stato: Union of the Comoros Emissione: I funghi e i folletti Anno: 1999 |
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