![]() |
---|
Autore: Cimabue
Tipologia: Tempera su tavola
Misure: 390 cm, h
Ubicazione: Basilica di Santa Croce, Firenze
Data: 1280 ca.
Notizie: La croce sagomata e dipinta viene attribuita a poco dopo il viaggio a Roma dell'artista del 1272 e segna un nuovo traguardo rispetto al precedente Crocifisso di San Domenico a Arezzo. La Croce venne semidistrutta durante l'alluvione di Firenze del 1966, venendo travolta dalle acque, che staccarono irrimediabilmente gran parte della superficie dipinta. Nonostante ciò restano le fotografie a testimoniare lo straordinario valore dell'opera. Il Cristo è ancora inclinato dolorosamente nella posa patetica del Christus patiens, però il corpo è ancora più longilineo e sinuoso. Gli scomparti, come già nell'opera anteriore, non contengono figurazioni ma uno sfondo che ricorda un drappeggio, anche perché quello di sinistra è interamente occupato dal corpo di Cristo. Nei terminali sono dipinti la Vergine e San Giovanni a mezzobusto. La cimasa reca il cartiglio "INRI", mentre il soppedaneo (in basso) non è decorato. Lo stile pittorico, rispetto all'opera aretina, è molto migliorato, tanto da suggerire che sia stato eseguito un decennio dopo: la resa pittorica delicatamente sfumata a rappresentare una rivoluzione, con un naturalismo commovente (forse ispirato anche alle opere di Nicola Pisano) e privo di quelle dure pennellate grafiche che si riscontrano nel crocifisso aretino. La luce adesso è calcolata e modella con il chiaroscuro un volume realistico: i chiari colori dell'addome, girato verso l'ipotetica fonte di luce, non sono gli stessi del costato e delle spalle, sapientemente rappresentati come illuminati con un angolo di luce diverso. Le ombre, appena accennate su pieghe profonde come quelle dei gomiti, sono più scure nei solchi tra la testa e la spalla, sul fianco, tra le gambe. Un vero esempio di virtuosismo è poi la resa del morbido panneggio, delicatamente trasparente e dalla consistenza setosa.
![]() Anno: 1967 Stato: 238 San Marino Artista: 3 Cimabue |