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Foto: Razzairpina. |
Autore: Medrano
Tipologia:
Misure:
Ubicazione: Napoli.
Data: 1737
Notizie: Il Real Teatro di San Carlo, più noto come Teatro San Carlo, è il teatro lirico della città di Napoli, uno fra i maggiori d'Europa. È il più antico teatro d'opera europeo ancora attivo, essendo stato fondato nel 1737 (41 anni prima del Teatro alla Scala di Milano, costruito solo nel 1778); nonché il più capiente teatro all'italiana della Penisola. Può ospitare quasi tremilatrecento spettatori e conta cinque ordini di palchi disposti a ferro di cavallo, più un ampio palco reale, un loggione ed un palcoscenico lungo circa trentacinque metri. Fondato per volontà di Carlo di Borbone, fu inaugurato con l'opera Achille in Sciro di Domenico Sarro e libretto di Pietro Metastasio. A Domenico Sarro vennero pagati, con apposita polizza emessa nel dicembre del 1737, 220 ducati «in soddisfazione della composizione del prologo ed opera in musica intitolata Achille in Sciro che si è rappresentata nel Teatro Reale di San Carlo il dì 4 novembre prossimo passato». Nel frattempo, nel 1770 era stato ospite del teatro (solo come spettatore) il giovane Mozart. Nel 1799, durante la Repubblica Napoletana, assunse la denominazione di Teatro Nazionale di San Carlo, per tornare alla precedente denominazione dopo la caduta della repubblica. La nuova sala, ricostruita dopo un incendio che la distrusse nel 1816, fu inaugurata il 12 gennaio 1817 con la cantata Il sogno di Partenope di Giovanni Simone Mayr, già presente al San Carlo con altri lavori, tra cui Medea in Corinto (28 novembre 1813). La presenza di Mayr, come quella di Rossini, si doveva essenzialmente a Domenico Barbaja, il più grande impresario d'Italia e forse d'Europa. Dal 1815 al 1822, il direttore musicale del teatro fu Gioachino Rossini che, in quel periodo, visse una delle sue stagioni più importanti e prolifiche. Successivamente l'incarico fu attribuito, tra gli altri, a Gaetano Donizetti, direttore artistico dal 1822 al 1838, che tra il 1823 e il 1844 vi presentò ben 16 opere in prima esecuzione, fra cui il capolavoro Lucia di Lammermoor. Durante la seconda parte del regno di Ferdinando II, anche il San Carlo subì il clima di decadenza generale della cultura napoletana. Lontani i tempi di Domenico Barbaja, ora la morsa della censura si faceva più stretta nella vita artistica del teatro. Particolarmente tormentato fu il rapporto con Giuseppe Verdi; il San Carlo ospitò la prima di due opere verdiane l'Alzira nel 1845 e la Luisa Miller nel 1849, ma i controlli della censura non erano troppo indulgenti verso il maggiore compositore italiano che, per la sua insofferenza alle rimostranze del regio censore, preferì mettere in scena a Roma, le prime esecuzioni di due fra i suoi maggiori capolavori: Il trovatore nel 1853 e Un ballo in maschera nel 1859.
![]() Anno: 1987 Stato: 143 Italy Artista: 147 Medrano |