![]() |
---|
Biografia: (Maaseik, 1390 circa - Bruges, giugno 1441) Jan van Eyck è stato un pittore fiammingo. Fu un artista di fama internazionale e il suo stile, incentrato su una resa analitica della realtà, ebbe un larghissimo influsso. Fu anche il perfezionatore della tecnica della pittura ad olio, che gradualmente sostituì in Europa l'uso del colore a tempera. Nonostante sia considerato il capostipite della pittura nei Paesi Bassi nel Quattrocento ed il maggior pittore nord europeo del suo tempo, le notizie certe riguardanti la sua vita sono ancora molto scarse, inclusi il luogo e la data di nascita esatti. Jan van Eyck nacque in una data compresa fra il 1390 e il 1400 quasi sicuramente a Maastricht che all'epoca faceva parte dei possedimenti del ducato di Borgogna e a introdurlo nel mondo della pittura dovrebbe essere stato il fratello maggiore, il misterioso Hubert, anche se parte della critica dubita persino della sua esistenza, visto che di lui esistono solo due riferimenti: il primo sul più volte smontato e rimontato polittico dell'Agnello Mistico e l'altro su una pietra tombale dalla distrutta abbazia di San Bavone a Gand. Nulla sappiamo sulla formazione dell'artista, nemmeno se essa si svolse in Francia o nella terra di origine. Probabilmente la sua formazione fu nel campo della miniatura, dalla quale imparò l'amore per i dettagli minuti e per la tecnica raffinata, che si riflesse anche nelle opere pittoriche. Le prime informazioni che si hanno sul conto di Van Eyck risalgono quindi al periodo che va dall'ottobre 1422 al settembre 1424, quando il pittore si trovava all'Aja alla corte di Jean de Bavièere Hainaut (Giovanni di Baviera), conte d'Olanda. Tutta la sua carriera restò legata ai poteri ufficiali delle Fiandre. L'anno successivo infatti divenne pittore di corte del duca di Borgogna Filippo il Buono, ruolo che ricoprì fino alla morte. Per conto di Filippo compì anche numerose missioni diplomatiche: si recò infatti a Lisbona nel (1428) per concordare le nozze del duca con Isabella di Portogallo, alla quale fece successivamente un ritratto[2]. Tra il 1426 e il 1432 lavorò al suo capolavoro, il Polittico di Gand. Dopo aver abitato per qualche tempo nella città francese di Lilla, nel 1432 si trasferì definitivamente a Bruges, dove trascorse il resto della sua vita e morì ancora in giovane età nel giugno 1441, come testimoniano gli incartamenti relativi al suo funerale custoditi nell'archivio della cattedrale di Saint-Donatien. La sua arte ebbe una portata rivoluzionaria al pari di quella di Masaccio in Italia, la cui opera fu cronologicamente parallela e con alcuni punti di contatto esteriori. Sia per van Eyck che per Masaccio la pittura doveva superare le convenzioni del tardogotico in nome di una concezione "naturalistica" ricondotta alla rappresentazione più verosimile legata alla percezione visiva e all'indagine scientifica della realtà.
![]() Anno: Stato: 27 Belgium |
![]() |
![]() Anno: Stato: 27 Belgium |
![]() |