Arte e filatelia - a cura di Giovanni Sanfilippo


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126 - Bruegel il Vecchio

 126 Bruegel il Vecchio
Presunto autoritratto di Pieter Bruegel.
Wikipedia

Pieter Bruegel

Biografia: (Breda, ca. 1525-1530 - Bruxelles, 5 settembre 1569) Pieter Bruegel è stato un pittore fiammingo della prima metà del Cinquecento. È generalmente indicato col nome di Pieter Bruegel il Vecchio per distinguerlo da suo figlio primogenito, Pieter Bruegel il Giovane. Il suo secondo figlio fu Jan Bruegel il Vecchio, anch'egli pittore e un suo nipote fu Jan Brueghel il Giovane. La data e il luogo di nascita precisi di Pieter Bruegel sono ignoti. A quei tempi non esistevano registri anagrafici delle nascite, e solo nel 1551 Peter Brueghel venne citato per iscritto per la prima volta, quando entrava a far parte della Corporazione di San Luca di Anversa qualificandosi come maestro. Bruegel poteva essere nato nel 1525 o nel 1530, si ipotizza a Breda o in un paese vicino il cui nome è simile a quello del pittore. In base a quanto riferito da Van Mander, si formò a Bruxelles alla scuola di Pieter Coecke van Aelst, pittore di corte di Carlo V, architetto, disegnatore di arazzi, persona colta (autore di traduzioni del Vitruvio e di Sebastiano Serlio), che aveva viaggiato in Italia ed in Turchia. Fu fondamentale, per la sua carriera, il contatto con l'incisore ed editore di stampe Hieronymus Cock, che ebbe il merito di avvicinarlo alle opere di Hieronymus Bosch. Difatti, la prima fase artistica di Bruegel si fonda sull'esecuzione di opere stilisticamente vicine a quelle del pittore fiammingo Hieronymus Bosch, di una generazione precedente a quella di Bruegel per la quale il pittore provava una grande ammirazione. I paesaggi fantastici del primo periodo mutarono dopo il viaggio effettuato da Bruegel in Italia, probabilmente nel 1551, che gli consentì di affinare il tratto e l'impronta paesaggistica, da indirizzare su temi di caratterizzazione popolare, descriventi una umanità allettata da istinti primitivi. Tra le opere che possono certamente essere ricondotte alla sua mano, classificabili nella pittura di paesaggio, si ricorda Paesaggio fluviale con la parabola del seminatore (prima tavola firmata e risalente al 1557). Sempre nel 1557 realizzò la serie calcografica dei Sette peccati capitali. Il passaggio dalle Alpi svizzere lo proiettò verso orizzonti che modificarono la sua produzione artistica, come accadde anche ad altri pittori che passarono le alpi come Albrecht Dürer e Albrecht Altdorfer. Nel 1562 probabilmente Bruegel compì un viaggio ad Amsterdam ed a Besançon. Nell'estate dell'anno seguente si sposò con Mayeken Coecke (figlia di Pieter Coecke, il suo maestro), ad Anversa e si trasferì quindi a Bruxelles, ove riprese a dipingere. Ed è proprio nel 1563 che vide la luce una delle sue opere più celebri: la Torre di Babele. Il 1564 fu l'anno di nascita di Pieter, il suo primogenito, anche lui destinato a diventare pittore. Il periodo compreso tra il 1565 ed il 1568 fu abbastanza prolifico per la produzione pittorica dell'artista, con la realizzazione di pregevoli opere quali: la serie dedicata ai Mesi, Il paese della cuccagna ed il Banchetto nuziale. Nel 1568 nacque il secondogenito Jean, noto come “dei Velluti”. Il maestro morì nel 1569; la salma fu inumata nella chiesa di Notre-Dame de la Chapelle, a Bruxelles, città dove visse per quasi tutta la sua vita. La sua arte si legò a quella di Bosch per l'impeto fantastico e la capacità di penetrazione all'interno del magma delle passioni umane, ma se ne distaccò per il lato realistico e l'aderenza "corporale" ai fatti concreti. Nella Parabola (caduta) dei ciechi del 1568, inscenò un tema già affrontato da Bosch e Metsys, trasmettendo un senso di crudezza frammisto a una colorazione grottesca e soprattutto drammatica. Ma, invece, il paesaggio fa da controaltare con la sua calma e tranquillità alla processione umana che si avvia ad una miserabile fine. Bruegel ci ha lasciato diverse opere pittoriche, malgrado la sua attività si sia svolta nel corso di una vita relativamente breve.



Anno: 1970

Stato: 238 San Marino

Opera: 126-01 Flotta inglese a Napoli