![]() |
---|
Biografia: (Ponte Capriasca, 1515 circa - Venezia, 1597) Antonio Da Ponte è stato uno scultore e architetto svizzero-italiano. Originario di Ponte Capriasca, si suppone una sua prima formazione sul cantiere della Basilica del Santo a Padova e verso il 1535 giunge a Venezia. Dopo un apprendistato di cinque anni e aver pagato una tassa di "bona entrada", nello stesso anno figura come proprietario di bottega. Grazie ai vincoli parentali con un altro architetto di origine luganese, Bernardino Contin da Lugano-Besso[2], suo genero, la sua attività è documentata nella primavera del 1566 quando lavora come proto alla costruzione del palazzo di Daniele Barbarigo della Terrazza sul Canal Grande. Negli anni settanta assume la carica pubblica di "proto al sal" con compiti di soprintendenza alle opere edilizie previsti da quella magistratura e nel 1576 viene sostituito dal genero per un breve periodo. All'interno di Palazzo Ducale costruisce nel 1575 su progetto del Palladio la Sala delle quattro porte, anticamera d'onore per le Sale della Signoria e del Senato, con quattro porte monumentali, adorne ciascuna di coppie di colonne marmoree e di tre statue allegoriche. Dopo il furioso incendio del Palazzo Ducale del 20 dicembre 1577 che distrusse le Sale del Collegio, dello Scrutinio, del Senato e quella del Maggior Consiglio, la Signoria convoca i quindici maggiori architetti del tempo e, scartando quello del Palladio, accetta il suo progetto: già l'anno dopo l'edificio riacquista il suo aspetto precedente. In quel frangente ricostruisce fedelmente le citate quattro Sale distrutte; all'esterno del Palazzo dirige i restauri delle facciate occidentale con le diciotto arcate del portico e i trentasei archi della loggia e della facciata meridionale con le identiche forme. All'Arsenale, il gigantesco complesso di cantieri e di officine donde uscirono le flotte della Serenissima, nel 1579 innalza una tettoia, lunga oltre 316 m, divisa in tre navate, detta la Tana o Casa del Canevo, ove si fabbricavano le gomene. Dal 1577 al 1592 collabora strettamente con Andrea Palladio nell'erezione della Chiesa del Redentore alla Giudecca; capolavoro di arte sacra voluto dal Senato in adempimento del voto per la cessazione della peste del 1576. Il Ponte di Rialto è tra i più noti e caratteristici monumenti di Venezia, visto lo stato precario del precedente in legno, già nel 1514 fra' Giovanni Giocondo, nel suo famoso progetto per il mercato di Rialto, ne proponeva il rifacimento. Deliberatane la ricostruzione in pietra nel 1524, solo nel 1554 sono presentati i progetti dei più famosi architetti del tempo, ma solo più tardi, il 9 giugno 1588, dopo essere stato prescelto, ne inizia la costruzione in pietra. Anche se non eccellente dal punto di vista architettonico, è lungo complessivamente m 48 e largo m 22,10; l'unica arcata che scavalca il Canal Grande nel punto più stretto ha 28 m di corda e m 7,5 di altezza. L'opera è compiuta nel 1591 grazie all'aiuto degli architetti Antonio e Tommaso Contin da Lugano|Besso, suoi abiatici, figli di Bernardino Contin coi quali porta avanti nel 1589 la costruzione delle Prigioni Nuove, greve e severo edificio tardorinascimentale, dopo il ponte della Paglia, iniziato da Giovanni Antonio Rusconi nel 1560, poi terminate dai citati fratelli Contin.
![]() Anno: 2007 Stato: 143 Italy Opera: 088-01 Ponte di Rialto |
![]() |